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Kerk Convento Padri Passionisti e Chiesa di San Gabriele

Via Salvatore Girardi - 80074 Casamicciola Terme (NA)


Convento Padri Passionisti e Chiesa di San Gabriele
Convento Padri Passionisti e Chiesa di San Gabriele
Convento Padri Passionisti
Convento Padri Passionisti e Chiesa di San Gabriele

I Passionisti, figli spirituali di S.Paolo della Croce, hanno seminato il "Verbum Crucis" per molti anni nelle varie chiese dell'isola: Le varie croci ricordo in vari punti dell'isola stessa, confermano la loro presenza sul territorio dei missionari della Passione di Cristo. La concreta stabilità della loro fisica presenza nell'isola si attuò solo nel 1930.

Dopo inutili tentativi di erigere una casa religiosa in contrada "Perrone", decisero di comprare un terreno dal Comm. Amedeo Federico in via Girardi. L'attuale Convento, una bella struttura svettante tra il mare prospicente ed i monti alle spalle, fu portata a termine in un anno sotto la direzione dell' Ing. Antonio Riccio di Calvizzano (NA).

Nel fabbricato esisteva una piccola cappella. In verità molto piccola per il grande numero di fedeli. Si sentiva la necessità di una Chiesa più ampia. Così il 28 febbraio del 1948 furono inaugurati i lavori di costruzione dell'attuale Chiesa sotto la direzione dell' Ing. Prof. Giuseppe Esposito di Napoli.

Dopo aver superato parecchi contrasti, non sempre frutto della carità fraterna, i lavori sospesi e poi ripresi, proseguirono senza interruzione e alla fine di Maggio 1952 erano terminati.

La struttura classica piena di luce, la speciosità delle colonne, dei capitelli, dei fregi, degli stucchi e del pavimento a getto di cemento con riquadratura di marmo è cosa che i fedeli possono constatare ed ammirare. La stuccatura venne eseguita dal Sig. Raffaele Russo e figlio Damiano (NA) sempre sotto disegno e direzione dell' Ing.Esposito Giuseppe.

Nel complesso mancava un bel altare con relativa balaustra. Questo altare e balaustra la comunità passionista le ordinarono nel 1952 alla ditta Soldani di Massa Carrara e il 22 febbraio1953, l'altare, il trono e la balaustra comparivano in tutta la loro bellezza. Con questa data la Chiesa poteva dirsi realmente ultimata e ricevere nelle sue braccia la statua del giovane passionista a cui il tempio è stato dedicato, S. Gabriele dell'Addolorata.


Convento Padri Passionisti
Convento Padri Passionisti

Nel periodo Gennaio Marzo del 1953 la Chiesa fu benedetta e consacrata. Nel Tempio fanno bella mostra le stazioni della Via Crucis. Sono in telo plastica formato 72x26: decorazione, personaggi a fondo imitazione avorio, cornice e crocette a imitazione legno. Nel fondo della Chiesa a destra di chi entra si erge supremo un bellissimo Crocefisso.

Nelle cappelle laterali si possono ammirare l' immagine di S. Paolo della Croce, fondatore dei Padri Passionisti e della Vergine di Pompei. Santa Gemma Galgane ed il beato Griumualdo della Purificazione, Passionista, adornano le pareti laterali.

A fianco della Chiesa si erge un classico campanile. L'opera fu iniziata nel 1950 e superati vari contrasti tecnici, fu portato a termine nel marzo del 1953. Sulla guglia del medesimo fu innalzato una statua dell Immacolata Concezione a benedire e proteggere gli abitanti del paese ed i naviganti. La statua in terracotta fu opera e regalo di Luigi Mennella di Casamicciola. L'anno dopo per rendere più armoniosa l'atmosfera, furono ordinate alla ditta Carmine Capezzuto di Napoli tre sonore campane. Le campane furono consegnate il 22 aprile del 1954 e sull'onda della festività di S.Paolo della Croce furono benedette dal Vescovo della diocesi.

Il Convento e le scale che portano alla Chiesa sono abbelliti di una verdeggiante flora. Negli anni le due entità sono state sempre ben curate e sempre ristrutturate per non far perdere la loro bellezza.

NEL RICORDO DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA LORO CHIESA

I Padri Passionisti, figli spirituali del grande apostolo del Crocifisso “S. Paolo della Croce”, fedeli al loro carisma, hanno più volte percorso l’incantevole terra dell’Isola Verde seminando, nelle varie Chiese del territorio, la Parola di Dio, centrata sul Mistero della Passione e Morte di Gesù.

Le varie Croci ricordo, come segni esteriori, attestano la presenza di questi missionari della Croce e trasmettono ai posteri il bene spirituale sbocciato nei cuori dei fedeli sotto l’azione feconda della Parola di Dio.

Il popolo di Ischia rimase sempre affascinato dalla loro presenza e, nel momento del distacco, un sentimento di spirituale malinconia veniva a serpeggiare nel loro cuore.

Sull’onda della scena di Emmaus spesso ripetevano: restate ancora con noi, perché il risucchio del mondo e la forza delle passioni umane rendono spesso oscuro il nostro cammino terreno senza la luce delle parole di Verità e di Vita.

L’eco di questi sinceri inviti rimanevano incancellabili nell’animo dei partenti e, nel tempo, filtrò prepotentemente anche nella mente e nel cuore dei Superiori e di molti Padri della nostra “Provincia Religiosa”.

Questi, che, nel corso degli anni, usufruendo dell’ospitalità caritatevole della famiglia Lombardi, (nota famiglia benefattrice dei Padri Passionisti di Casamicciola) si portavano spesso nell’Isola per trarre giovamento dalle salutari acque termali, non potevano rimanere sordi a queste pressanti richieste e, quando il momento si rese opportuno, tradussero in atto questo desiderio profondo e sentito del popolo ischitano.

Ciò avvenne nel 1930.

In quest’anno il Padre provinciale Angelo dell’Addolorata, approfittando del suolo edificatorio offerto gratuitamente, in “Contrada Perrone”, dal Cav. Erasmo Lombardi, pensò di erigere nell’amena cittadina di Casamicciola un piccolo “Convento”.

Furono iniziati subito i lavori, gettate anche le fondamenta, ma, per sopraggiunti tatticismi umano-socio-politici, inspiegabili nell’ottica della carità evangelica, tutta svanì nel nulla.

I Padri allora rivolsero lo sguardo altrove e per interessamento del cav. Erasmo Lombardi comprarono un nuovo terreno dal Comm. Amedeo Federico e con sacrificio e zelo apostolico si incominciò ad erigere l’attuale struttura in Via Girardi 13 a Casamicciola.

All’inizio era una piccola gemma, incastonata tra il mare prospiciente ed il verde del monte Epomeo, che sboccerà poi in un magnifico fiore per bellezza e colori.

Questo iniziale edificio che, nel corso degli anni, ha subito ampliamenti e rifacimenti strutturali, fu portato a termine in un anno sotto la direzione dell’Ingegnere Antonio Riccio di Calvizzano (NA) e dell’impresa di Giuseppe Ruggiero sempre di Calvizzano (NA).

Il 21 Giugno 1931 la piccola Comunità Passionista, formata da Padre Casimiro e Fra Modesto, prese ufficialmente possesso della nuova casa religiosa.

Il popolo cristiano fu subito attratto da questi messaggeri della Passione del Cristo, che, nel silenzio, nella povertà della vita, nella preghiera e nella testimonianza del vangelo, divennero punto di riferimento dell’Amore di Dio.

Una piccola Cappella al piano inferiore, oggi sala d’aspetto per accoglienza, apriva le sue braccia ad una sempre crescente presenza di anime oranti, che, con Fede, accorrevano ogni giorno per assistere alle funzioni religiose, per assaporare la Parola di Verità e di Vita e per trovare, negli incontri interpersonali, gioia, pace e serenità.

Una schiera di anime elette profumò, sin dall’inizio, le mura di quest’oasi di pace: Padre Casimiro, Padre Francesco Saverio, Padre Piergiovanni, Padre Silvano, Padre Erasmo, Fra Felice, Fra Bonaventura, Fra Domenico, Fra Eleuterio a cui seguirono nel tempo Padre Gabriele, Padre Callisto, Padre Cristoforo, Padre Antonino, Padre Andrea, Padre Mansueto, Fra Giacomo, Fra Pio, ed altri ancora che morti o viventi sono sempre presenti nel libro di Dio e nella memoria del popolo cristiano.

Nel 1946 veniva eletto Superiore della Casa Padre Gabriele.

Quest’ultimo, rendendosi interprete del comune desiderio dei Religiosi e dell’aspirazione del popolo di Casamicciola e dell’intera Isola, pensò alla costruzione di una vera Chiesa da addossare al ritiro al lato ovest confinante con la proprietà del Cav. Erasmo Lombardi.

Nel Maggio di questo stesso anno furono incominciati i primi lavori e poiché lo spazio per la lunghezza e larghezza era troppo angusto, il Cav. Erasmo Lombardi cedette generosamente e gratuitamente il terreno necessario per attuare l’edificio sacro.

Le opere di Dio sono grandi, perché veleggiano al di sopra dei sentimenti umani e sono sempre suggellate dall’incomprensione e delle sofferenze: la Resurrezione di Cristo sbocciò trionfante sulla scia della Sua dolorosa Passione e Morte.

A fermare lo slancio dei nostri Padri intervenne misteriosamente la burocrazia statale e comunale.

Per primo si fece viva la “Soprintendenza ai Monumenti” che chiese perentoriamente il progetto dell’edificante Chiesa.

Il progetto venne preparato nello studio tecnico “Costantino” di Casamicciola e, con umiltà, fu presentato sia alla Sopraintendenza ai Monumenti, sia all’Autorità Comunale di Casamicciola e sia all’ufficio competente della Diocesi di Ischia.

Tale progetto fu avallato anche dal Prof. Ing. Giuseppe Esposito di Napoli a cui i Passionisti affidarono i lavori di costruzione.

L’approvazione tanto attesa non giunse per la mancanza di un importante beneplacito.

Il parto doveva essere ancora lungo e travagliato.

Con il tempo il cielo sembrava rasserenarsi ed il 28 Febbraio 1948 finalmente si potettero iniziare i lavori di costruzione sempre sotto la vigile direzione dell’Ingegnere Esposito.

Improvvisamente altre nuvole si affacciarono nel firmamento, cariche di prevenzione, fuori dall’ottica di qualsiasi vivere fraterno.

Su sollecitazione di qualcuno il 24 Dicembre 1948, sempre la Sopraintendenza ai Monumenti, tramite l’Ufficio Municipale di Casamicciola, ordinava la sospensione dei lavori per il semplice motivo che l’esecuzione di quest’ultimi non rispondevano, per alcuni centimetri, alle misure comunicate nel progetto.

Quasi a voler dire, parafrasando un detto manzoniano: “Questa Chiesa non bisogna farla”.

Il Padre Gabriele Superiore della Casa con santa pazienza e con spirito di sacrificio, accettò, nella luce della fede, questo nuovo misterioso “stop”.

Lo stesso, pur non essendo a tanto abilitato, non risparmiò assistenza e consigli ai tecnici ed alle maestranze impegnate onde eliminare questa piccola infrazione col fine di portare a termine l’opera incominciata con tanto entusiasmo.

Nel suo spirito ben sapeva che l’oro si purifica nel crogiolo e, alla luce della Fede, era ben conscio che se Dio toglie qualche cosa, è sempre per donare poi un bene migliore.

Negli anni seguenti i lavori della Chiesa andarono molto a rilento sia per la pressanti opposizioni della cattiveria umana, sia per la mancanza di mezzi pecuniari.

Specialmente per quest’ultimo motivo nel mese di aprile i lavori si dovettero sospendere.

Nel 1951 i lavori furono ripresi e cominciarono a proiettarsi verso la fase finale.

Così dopo un lungo travaglio spirituale, dopo aver superato il mare agitato delle passioni umani, spuntò l’alba radiosa del 28 Febbraio 1953.

Alla presenza del Sindaco, dei principali uomini del paese, il Vescovo Passionista Padre Elia Salazar, circondato da un vasto stuolo di religiosi e di fedeli, benedì solennemente il nuovo Tempio, mentre nell’aria ancora risuonavano le calde parole del Rev. Padre Ettore Albino, Gesuita, che, per tre giorni, aveva elogiato l’opera apostolica dei Padri passionisti.

Ora la Chiesa si presentava in tutta la sua solennità all’ammirazione dei fedeli.

Una struttura classica, piena di luce, con la speciosità delle sue colonne, dei suo capitelli, dei suoi stucchi. Opere eseguite con arte dal Signore Raffaele Russo e figlio da Miano (NA) sempre sotto il disegno e la direzione dell’Ing. Prof. Giuseppe Esposito.

Brillava il pavimento a getto di cemento con riquadrature in marmo.

Nel catino si ergeva solenne l’altare maggiore, la balaustra ed il trono di marmoreo di S. Gabriele dell’Addolorata, opera della Ditta Soldolini di Massa Carrara.

Svettava al suo fianco un classico campanile, che, successivamente, il 2 Maggio 1954 venne adornato dalla presenza di tre sonori sacri bronzi, opera della Ditta Carmine Capezzuto di Napoli.

Sulla guglia del medesimo dominava una bellissima statua della Vergine Immacolata opera e regalo di Luigi Mennella di Casamicciola.

All’entrata del tempio, a destra della struttura, si ergeva solenne l’oggetto più caro ai Passionisti ed al loro Fondatore: un artistico a grande Crocifisso.

Le braccia di questo nuovo Tempio Sacro che, negli anni, avevano accolto nella fede una fiumana di anime assetate di pace e d’amore, hanno avuto la gioia di stringere, in un alone di gloria, le spoglie mortali del Fondatore “S. Paolo della Croce” e del giglio del Gran Sasso “S. Gabriele dell’Addolorata”: Padre e Figlio quasi per suggellare, con la loro presenza, la gioia per la stabile dimora dei Passionisti in quest’Isola d’incanto.

Le spoglie mortali del Santo Fondatore giunsero nell’Isola il 14 Giugno 1969.

Furono accolte da una folla immensa di fedeli provenienti da tutta l’Isola, dalle Autorità Religiose, Civili e Militari, tra un tripudio di suoni, di canti, di spari.

Sbarcava sul nuovo molo, ancora in costruzione, che il Sindaco Castagna, nella foca del suo discorso, s’impegnava di intitolarlo al Santo.

Il Sindaco, nel suo vibrante saluto additava al santo come primo passeggero che sbarcava nel nuovo molo, apportatore di un messaggio di amore e di pace ed auspicio di benedizione per la prosperità ed il progresso di Casamicciola Terme e dell’Isola tutta.

Il Vescovo di Ischia, Sua Eccellenza Dino Tommasini, a suo volta si rallegrava perché con la Sua visita nell’Isola, S. Paolo della Croce, che già era conosciuto ed amato per l’opera e l’attività dei suoi figli, acquistava nuovo titolo tra i santi amici e protettori dell’Isola.

Poi le spoglie gloriose furono trionfalmente portate nella nuova Chiesa ed entrando tra quelle mura e contemplando misticamente tutto il bel complesso architettonico, dall’alto dei cieli, il Suo cuore gioì e sembrava sussurrare ai suoi figli di ieri e di oggi le belle parole di speranza che, un dì lontano, rivolse alla Comunità travagliata di Ceccano:

“Alle volte accade che scagliandosi dalle nuvole un gran fulmine, colpisce in un monte spogliato ed ecco che scopre una miniera d’oro”…. Il Signore dal travaglio caverà un gran bene” S.I. 998-49

Sulla scia della presenza nell’Isola delle spoglie mortali del Fondatore, 32 anni dopo, sbarcarono nell’Isola le tante attese spoglie mortali di uno dei Suoi figli, tanto amato dai fedeli cristiani: “S. Gabriele dell’Addolorata”.

La sera del 12 Febbraio 2002, il Suo corpo sbarcò in un alone di Fede e di amore sul pontile “Aragonese” di Ischia accolto dalle Autorità Religiose, Civili e Militari insieme ad una fiumana di popolo.

Nella cattedrale cuore della spiritualità della Diocesi ricevette l’omaggio del Vescovo del clero secolare e religioso e di una continua presenza dei fedeli.

Dalla Sua Urna dorata sembrava che il Santo benedicesse la schiera dei devoti che a Lui si rivolgevano con Fede ed Amore ed accarezzasse, con il Suo sorriso di cielo, l’enorme presenza dei bambini, che, incantati, Lo ammiravano.

Nel pomeriggio del giorno seguente, 13 Febbraio, le spoglie mortali del Santo, via mare, furono portate a Casamicciola accolte sempre con intensa Fede dal popolo e, in mezzo a due ali di fedeli, si avviò verso la Chiesa dei Suoi Confratelli, per prendere fisicamente possesso di quel tempio, che i Padri Passionisti, con tanti sacrifici, amore, sofferenze, avevano costruito e, con amore fraterno, a Lui avevano dedicato.

Nel 50° anniversario della benedizione della loro Chiesa, i Padri Passionisti innalzano con Fede il loro animo a Dio che, nei misteriosi disegni della Sua Divina Provvidenza, dirige gli avvenimenti umani e saprà ricavare sempre dal male il bene.

Facendo poi propria l’esortazione paolina “grati estote” aprono i loro cuori alla riconoscenza verso tutti coloro che hanno contribuito con aiuti finanziari, con preghiere e con amore sincero all’attuazione dell’opera.

Memori, infine, dei sacrifici e delle sofferenze dei padri della prima ora, si tuffano nel passato per elogiare la loro costanza e la loro fiducia in Dio.

Vivono il presente con lo sguardo rivolto al futuro e, in quest’ottica s’impegnano a continuare la loro opera evangelizzatrice al servizio della Chiesa locale con l’unico intento di portare, sotto il simbolo della Croce, Dio alle anime e le anime a Dio.

 

P. Marco Caprio

Passionista

Il fascino di un santo in una terra che lo venera

Saluto insieme a voi , le spoglie gloriose di S. Gabriele dell’ Addolorata, che oggi approda ad una terra che lo venera intensamente. E stato tanto desiderato questo incontro, perché si sente diffusamente il bisogno di insegnamenti e riferimenti forti quanto a valori spirituali. Ecco una figura nella storia segreta della Chiesa che esercita tanta attrazione sugli animi, fin da quando s’è conosciuta la sua storia semplice e convincente. Ecco un giovane ricco e brillante, negli studi come nei salotti cittadini, con un futuro ammiccante, che lascia tutto ed entra in un convento passionista,sotto una regola rigida. Ecco una felice realizzazione che non ci vergogniamo di proporre ancora oggi>. E la consegna alla Chiesa che è in Ischia fatta dal 24° successore di san Paolo della Croce , Padre Ottaviano D’Egidio , Superiore Generale dell’ ordine dei Passionisti, pellegrino ad Ischia con le venerate spoglie di S. Gabriele dell’Addolorata , nei giorni 11-15 febbraio . Ed è passato per le strade dell’ isola d’Ischia , proveniente dal celebre Santuario dell’isola del Gran Sasso , quale Messaggero di < gioia, di liberazione, di amore per la terra>e quale<annuncio di dolore, di lacrime che si trasformano in perle di risurrezione > S. Gabriele dell’ Addolorata . Il suo stesso nome, < Gabriele dell’Addolorata>, contiene < la sintesi di quanto noi oggi siamo chiamati ad ammirare , venerare, lodare, cantare, ma soprattutto imitare>. Così , il Vescovo di Ischia, S.E. Monsignore Filippo Strofaldi , nella sua appassionata Omelia in Cattedrale, all’arrivo del prezioso scrigno di legno d’orato con le reliquie di un corpo crocefisso con Cristo, sede di un’anima tesa a raggiungere l’ideale della perfezione, nella semplicità e nella gioia. Attorno all’Urna del Santo , giovane e patrono della Gioventù una vera folla orante, osannante, entusiasta ininterrottamente. Moltissimi i giovani, visibilmente pensosi e commossi per questa visita del loro patrono,legittimamente fieri di tal coetaneo. Accolto all’ombra dello storico Castello Aragonese , teatro di vicissitudini culturali, religiose ,militari di grande spessore, sede di anime penitenti e contemplative , come le Clarisse del secolo XVII e il giovane ischitano Carlo Gaetano Calosirto , divenuto poi Giovan Giuseppe della Croce, alcantarino e santo , patrono dell’isola , il penitente s. Gabriele dell’Addolorata è stato intronizzato , in Cattedrale, al cospetto delle Autorità dei sei Comuni isolani , del Vescovo diocesano del Padre Generale dei Passionisti e di tanti altri Religiosi e del Presbiterio diocesano , tra un’orazione intensa e prolungata da parte dei fedeli che gremivano ogni angolo della Chiesa Madre della diocesi, che egli da tempo atteso è venuto a visitare finalmente. Dalla Cattedrale , poi, a Casamicciola Terme, sede dei Passionisti sin dal 1931. E sono state <Giornate> meravigliose, quelle della<Peregrinato> di s.Gabriele , caratterizzate da pellegrinaggi provenienti dalle diverse parrocchie isolane, da momenti di intensa contemplazione di questo santo , che affascina, eleva, entusiasma, da solenni Liturgie eucaristiche e Veglie di preghiera, animate dai giovani. Per tutti lo sperone , il convincente invito a seguire <questo santo così giovane che come ha ricordato monsignore Strofaldi ha sentito nel suo cuore le stesse ansie , le stesse preoccupazioni , le stesse paure che hanno i nostri giovani oggi gli stessi timori , le stesse difficoltà , anche le medesime tentazioni della nostra gioventù>. 
Tutta l’isola d’ Ischia è stata attraversata come da un fremito di rinnomata giovinezza per questa singolare <Peregrinatio >particolarmente sentita, vissuta, il giovane che riscuoteva simpatia e plauso, con grande voglia di vivere che scelse di farsi <passionista> , pechè era persuaso che i Passionisti rivivono rivivono più duramente le sofferenze di Cristo Crocifisso.Doveva lavorare in sé un piccolo Crocifisso .Questo doveva essere il suo tipo di santità.
Questo <Peregrinatio> dell’urna di s. Gabriele dell’Addolorata ha certamente rinsaldato i vincoli della gente ischitana con l’Ordine dei Passionisti, ed espresso , rinnovata, tutta la gratitudine , la stima che l’isola d’Ischia ha sempre sentitamente nutrito per i Padri Passionisti. Essi sono nel mondo 2.326 sacerdoti , di cui 13 vescovi , 274 fratelli coadiutori, 5 diaconi permanenti , 255chierici .Hanno comunità presenti in tutto il mondo . Sono gli evangelizzatori per eccellenza nelle Missioni Popolari . 
E come tali l’isola d’Ischia li ha conosciuti , sperimentati, tantissime volte, nel passato, sino ad oggi, nella loro casa, sempre aperta ed accogliente, a Casamicciola Terme, noto centro turistico isolano. E stato certamente durante queste missioni popolari, ricordate ancora oggi dalle classiche Croci innalzate in vari punti dell’isola dai Passionisti, che l’ideale della santità di Gabriele dell’Addolorata , presentato agli ischitani , li ha conquistati con la sua forza. 
E cominciato, così, nell’isola d’Ischia , il culto di s.Gabriele . Per il faschino di questo giovane, così innestato nel mondo e, nello stesso tempo così lontano dal mondo per la sua alta spiritualità. In particolare, si racconta nell’Isola , l’intervento del santo, con una guarigione miracolosa in una famiglia di Casamicciola Terme, la famiglia Lombardi , i cui eredi conservano tuttora la memoria con fierezza cristiana, accelerò l’istituzione ufficiale del culto a s.Gabriele, proprio in questa cittadina, dapprima nella casa della miracolata, poi, per la rapida diffusione in tutta l’Isola, nella confraternita di Santa Maria della Pietà , sorta nella prima metà del cinquecento, in Casamicciola stessa, la cui assistenza spirituale è ora assicurata proprio ai padri Passionisti. E così quando essi cominciarono a frequentare più stabilmente Casamicciola Terme, per necessità di cure termali, avendo trovato già assai sviluppato e sentito il culto a s. Gabriele, pensarono bene di dare origine ad una loro casa religiosa , proprio sul terreno donato , accanto alla sua villa, dal cav. Erasmo Lombardi, della famiglia dei miracolati, già rettore dei Conti della banca di Napoli a podestà di tutta l’Isola d’Ischia.
Sorse , così, un piccolo Convento nel 1931 a Casamicciola Terme , dedicato proprio a s.Gabriele dell’Addolorata. Gli zelanti padri Passionisti, da allora poterono constatare la grande devozione degli Ischitani per il loro confratello santo e sperimentare , nello stesso tempo, la stima , l’affetto , di una intera isola per i figli di s. Paolo della Croce , sempre disponibili, generosi, veri apostoli.
Dopo la guerra per venire incontro ai maggiori bisogni pastorali della popolazione, sì avvertii la necessità di costruire una chiesa più grande. Iniziatone la costruzione nel 1948 , fu condotta a termine in cinque anni ed inaugurata solennemente il 27 febbraio 1953, giorno della festa di S:Gabriele dell’Addolorata. 
Bella , limpida, bianca chiesa s’eleva su di una lunga e spaziosa gradinata, col suo svettante campanile, quale continuo richiamo e segno dell’azione missionaria in tutta l’isola d’Ischia e di intensa spiritualità dei padri Passionisti.
Il Convento dei Passionisti e la Confraternita di Santa Maria della Pietà: due centri di irradiazione del culto al santo dei giovani, nel ricordo anche della secolare devozione alla Madonna Addolorata , che nell’isola d’Ischia affonda le sue radici nel lontano cinquecento, con due centri particolari : Forio e Casamicciola Terme.Ad Ischia si ricorda , pure, come, preso da purissimo amore per Vittoria Colonna , che visse tanti anni sul Castello di Ischia , Michelangelo ideò una < Pietà> , le cui piccole figure potessero stare nella cella , ove ella pregava.


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